McGregor annuncia il ritiro e l’UFC lo mette fuori card dall’UFC 200. Motivi e storia si trovano ovunque (pare che l’irlandese si sia rifiutato di fare un tour per promuovere il suo incontro, volando oltre Oceano).
Mai avuta simpatia per Conor McGregor, che scimmiotta in malo modo Alì e sfida in un match di Boxe Mayweather.
Mi accodo a coloro che lo definiscono un clown, un clowb di cui l’UFC ha ed ha avuto bisogno, in un momento in cui le grandi stelle (GSP, A.Silva, Velazquez) sono fuori o ritirate.
McGregor ha battuto in 13 secondi Aldo, attraverso una vittoria incredibile, per come è maturata, ma altrettanto unica (gli avversari precedenti dell’irlandese non rappresentavano reali minacce).
Nel match successivo ha perso con Nate Diaz, avvisato dell’incontro poco più di 10 giorni prima.
L’UFC crea star, per poi trarne vantaggio economico, come è legittimo che sia per una organizzazione che ha scopi di lucro.
Ma queste star, coccolate e viziate (si comincia con Brock Lesnar, per continuare con Saint Pierre, Ronda Rousey ed ora McGregor), se non hanno deluso le aspettative, magari dopo aver avuto la possibilità di battersi per il titolo all’esordio o quasi, vedi Lesnar e Ronda, hanno lasciato nel momento in cui non gli è più convenuto (St. Pierre, lo stesso Lesnar ed ora McGregor).
La domanda è: l’ansia di creare star, non ha invece creato divi che poi vengono trattati e si comportano in maniera differente dagli altri?
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