In un impeto di sessismo e nella assoluta necessità di assegnare a Ronda Rousey il ruolo che fu, nell’UFC, di GSP, Jon Jones ed Anderson Silva, si insinua, in un chiacchiericcio da ombrellone, che la lottatrice americana potrebbe battere ed abbattere almeno una decina di fighter maschi dell’UFC. E da qualche parte si è provveduto a stilare un elenco delle possibili vittime.
L’affermazione è sprezzante nei confronti di quei combattenti che dovrebbero rappresentare l’élite delle MMA mondiali.
In secondo luogo, se chi combatte tra gli uomini perderebbe affrontando una donna, la domanda da porsi è: che ci stanno a fare nell’UFC?
A parità di peso e, spesso anche con evidenti differenze di peso e di tecnica, è molto difficile, se non proibitivo, per una donna, avere la meglio su un uomo.
E’ ovvio che si parli di sportivi di livello almeno avvicinabile.
Lucia Rijker, la donna più forte di sempre, negli Sport da Combattimento, il cui record dice più che a sufficienza (imbattuta tra kickboxing e boxe, con 36 vittorie ed un pareggio nella kickboxing e 25 ko e 17 vittorie con 14 ko nella boxe), accettò di sfidare, al culmine della carriera, in un match esibizione con regole miste kickboxing/muay thai, certo Somchai Jaidee, un fighter di livello medio, che non lascerà traccia.
Il match fu dominato già nel primo round, durante il quale Lucia Rijker denotò quanto la sua incredibile potenza fosse ridimensionata al cospetto di un uomo e finì drammaticamente per ko all’inizio del 2°.
La differenza di muscolatura e potenza sono fattori determinanti nella prestazione sportiva.
Quanto alla possibile sfida con Mayweather, Ronda andrebbe incontro ad un suicidio sportivo. Verrebbe centrata al primo tentativo di clinch, a cui Ronda giunge spesso attraverso uno striking efficace (con le donne), ma anche molto scolastico.
Per chiudere, prima di pensare a combattere contro un uomo, Ronda deve ancora dimostrare il proprio valore affrontando Cristiane Cyborg, che sta evitando in ogni modo, motivando la questione con la differenza di peso, quando si è detta però disponibile ad affrontare Gina Carano anche ad un “catchweight” di 140 libbre.
Affronti la Cyborg, poi pensi agli uomini.
L’affermazione è sprezzante nei confronti di quei combattenti che dovrebbero rappresentare l’élite delle MMA mondiali.
In secondo luogo, se chi combatte tra gli uomini perderebbe affrontando una donna, la domanda da porsi è: che ci stanno a fare nell’UFC?
A parità di peso e, spesso anche con evidenti differenze di peso e di tecnica, è molto difficile, se non proibitivo, per una donna, avere la meglio su un uomo.
E’ ovvio che si parli di sportivi di livello almeno avvicinabile.
Lucia Rijker, la donna più forte di sempre, negli Sport da Combattimento, il cui record dice più che a sufficienza (imbattuta tra kickboxing e boxe, con 36 vittorie ed un pareggio nella kickboxing e 25 ko e 17 vittorie con 14 ko nella boxe), accettò di sfidare, al culmine della carriera, in un match esibizione con regole miste kickboxing/muay thai, certo Somchai Jaidee, un fighter di livello medio, che non lascerà traccia.
Il match fu dominato già nel primo round, durante il quale Lucia Rijker denotò quanto la sua incredibile potenza fosse ridimensionata al cospetto di un uomo e finì drammaticamente per ko all’inizio del 2°.
La differenza di muscolatura e potenza sono fattori determinanti nella prestazione sportiva.
Quanto alla possibile sfida con Mayweather, Ronda andrebbe incontro ad un suicidio sportivo. Verrebbe centrata al primo tentativo di clinch, a cui Ronda giunge spesso attraverso uno striking efficace (con le donne), ma anche molto scolastico.
Per chiudere, prima di pensare a combattere contro un uomo, Ronda deve ancora dimostrare il proprio valore affrontando Cristiane Cyborg, che sta evitando in ogni modo, motivando la questione con la differenza di peso, quando si è detta però disponibile ad affrontare Gina Carano anche ad un “catchweight” di 140 libbre.
Affronti la Cyborg, poi pensi agli uomini.