Nato nel 1954, Marvin Hagler ebbe una adolescenza tormentata. Cresciuto solo dalla madre, che lo portò a vivere a Brockton, allontanandolo così da Newark, che in quegli anni viveva un periodo di sommosse.
Hagler iniziò a boxare nel 1969, con i fratelli Petronelli, che ne seguiranno l’intera carriera.
I primi anni da professionista furono molto difficili per Hagler, che stentava ad essere riconosciuto come un pugile di livello assoluto.
Arrivò tardi al titolo, contro Vito Antuofermo. Match pari, al termine di 15 round. Hagler aveva probabilmente vinto il match, ed anche chiaramente. Dovette attendere, quindi, ancora 10 mesi per battersi per il titolo, contro Alan Minter, che venne distrutto in 3 round.
Hagler difese il titolo numerose volte, ma cominciò ad essere ritenuto come uno dei migliori pesi medi di sempre allorché nel 1983 batté Duran ai punti, nel 1984 Hagler in 3 riprese, in uno dei match più selvaggi della storia della boxe e nel 1985, in un match durissimo e spettacolare vinto in 11 round contro John Mugabi, che arrivava a quell’incontro con 27 vittorie, tutte prima del limite.
Hagler perse da Leonard, anche qui in maniera controversa, nel 1986 e si ritirò dal pugilato, senza mai essere stato messo ko in tutta la carriera.
Pugile classico, di grande tecnica, abilissimo sia in guardia mancina, sia in guardia normale, Hagler era dotato di potenza e straordinaria capacità di tenere i colpi.
E’ considerato uno dei migliori pugili di tutti i tempi.