Il 21 Giugno torna Fedor. Dopo le vittorie su Ishii e Jeff Monson, entrambi due lottatori puri, il primo medaglia d’oro nel Judo, con un traumatico passaggio nelle MMA, il secondo un quarantenne sufficientemente bollito da non creare particolari problemi.

Rizzo rappresenta l’avversario ideale per allungare la striscia positiva del russo. Ha un passato di livello, può essere considerato uno striker, ma è molto completo, sebbene non ai massimi livelli. E’ poi sufficientemente logoro da non rappresentare una effettiva minaccia neppure per il Fedor di oggi, la cui cattiveria e voglia sono ormai in netto declino.
Fedor, ancora una volta, combatte in Russia. Potrebbe essere il suo ultimo match, e sarebbe questa una buona notizia, ma credo che ciò avverrebbe solo in caso di sconfitta; comunque sia, non credo abbia ancora molto da spendere, a meno che il suo management  non continui a perseverare in una prudente scelta dei suoi avversari, in maniera da monetizzare senza correre troppi rischi.
Difficile pensare che il brasiliano, che ebbe il suo periodo migliore almeno una decina di anni fa, possa portare qualche pericolo a Fedor.
Se Fedor è libero di gestire le proprie sorti, avrà compreso che, come per tutti, anche per lui è giunto il capolinea e potrà essere un ottimo ambasciatore per questo sport, di cui è stato un vero imperatore per almeno un decennio, non solo per l’abilità di fighter, ma anche per il profilo sempre lontano da polemiche e per il suo stile ed il suo carisma unici che gli hanno fatto guadagnare il rispetto e l’ammirazione anche dei suoi avversari.
Se invece continuerà, saremo costretti ad assistere, come spesso accade, alla sua triste parabola.
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