In occasione della recente visita di Dean Lister, ho avuto modo di fare quattro chiacchierare con lui, durante gli spostamenti ed i post allenamento.
Mi interessava sapere la sua opinione sulle regole nelle varie discipline, con particolare riguardo al Jiu Jitsu, ed in modo diretto per quanto riguarda il discorso “leve alle gambe”, ma anche al Judo.
L’opinione di Dean Lister è molto qualificata, per almeno un paio di motivi. Si tratta di un campione di grande intelligenza, che si allena da quasi due decenni ed ha ottenuto i migliori risultati nelle competizione con regolamenti molto limitati (MMA e ADCC per il Grappling).
In breve, Lister mi ha detto che i cambiamenti regolamentari che, ad esempio, hanno coinvolto il Judo negli ultimi anni, hanno probabilmente ottenuto l’effetto di vedere una pratica più “pulita” e vicina alle origini, ma hanno, di fatto, indebolito lo stile.
“Non puoi attaccare le gambe. Ok, è un Judo più puro, ma lo stile si è indebolito”. Mi è sembrata una osservazione molto acuta ed azzeccata. Identico discorso riguardo al Jiu Jitsu ed alle varie complicazioni per attaccare le gambe in leva.
“Sì, avrai un Jiu Jitsu più orientato ai passaggi di guardia, alla posizione, ma lo stile si è indebolito, perchè si è privato di parte del suo arsenale”.
Lister ha finalizzato Vieira con una chiave al tallone, all’ultimo ADCC. Mi ha mostrato il movimento, che è di una semplicità disarmante. Il risultato è stato positivo perché, verosimilmente, Vieira non si allena con quelle regole, pur essendo un fuoriclasse nel Jiu Jitsu.
Uno stile, per essere completo, almeno a livello più alto, dopo un adeguato periodo di pratica, a mio parere dovrebbe consentire il maggior numero possibile di attacchi e, comunque, tutti quelli classificabili come “sportivi”.
Proibire e ridurre indeboliscono lo stile, con il rischio di trovarsi, dopo 10 anni di pratica, a “battere” per una leva ad un piede di un lottatore di Sambo, la cui esperienza si limita magari a pochi mesi.
Gene Le Belle, un lottatore che ha svariato dal Judo al Catch Wrestling, è solito dire: “Ciò che è proibito nelle competizioni, funziona”.