Quella di Lisbona non è stata la trasferta più fortunata per la nostra squadra. Dopo una lunga striscia di risultati complessivamente sempre molto positivi, l’Europeo ha interrotto questo “trend”.
Andrea, che è giunto all’Europeo in condizioni fisiche smaglianti, ha perso il primo incontro ai punti. Stavolta il consueto inizio sottotono è stato pagato duramente. In una competizione così importante fare regali o sconti può essere fatale, e così è stato. L’avversario lo ha tirato in guardia e lo ha “raspato” nelle battute iniziali, guadagnandosi anche il passaggio di guardia. Sotto 5-0, Andrea ha a sua volta raspato l’avversario e dalla mezza-guardia ha provato a chiudere uno strangolamento, che non è stato definitivo per un soffio. Ma tutto ciò senza accorgersi che la mezza-guardia era ormai aperta e passare avrebbe assicurato 3 punti e la vittoria (considerato che lo strangolamento aveva fruttato un vantaggio).
Simone ha tirato in guardia, tentando uno strangolamento, che gli ha dato un vantaggio, ma ha subito il tentativo di passaggio del suo avversario, che ha anch’egli guadagnato un vantaggio. In situazione di assoluta parità, Simone ha tenuto guardia chiusa e passiva. Un primo richiamo e quindi il secondo, con penalità che ha sancito la sua sconfitta. Un modo suicida di giocarsi un Europeo, considerando che chi ha vinto è andato a podio.
Christian ha invece vinto il primo match in maniera molto brillante ed è stato sconfitto nel secondo, dopo un match in cui ha dato tutto ciò che poteva, contro un avversario che è uscito solo nelle semifinali. Sconfitta ai punti, che per un soffio non si è trasformata in vittoria per strangolamento, tentato nelle battute finali.
Il risultato della spedizione è stato piuttosto deludente e si deve avere l’onestà di riconoscerlo, così come si è orgogliosi delle vittorie ottenute (e sono state tante). Mi attendevo che almeno un paio di risultati di prestigio si potessero ottenere.
Credo che sappiamo dove intervenire, per cui la prossima andrà sicuramente meglio, e, comunque, non si deve dimenticare quanto di buono, fino ad oggi, questi ragazzi hanno fatto, dando prestigio a se stessi ed all’Accademia che rappresentano.
Sotto per la prossima! Rialzarsi è un dovere!
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