Questo articolo è tratto da www.trytofight.com e mi trova in pieno accordo su tutti i punti.
Di seguito una rassegna di punti chiave per consigliare la scelta dell’ insegnante marziale.
- Essere un appassionato di insegnamento. Al di là di gradi, onorificenze, cinture, diplomi e via dicendo la persona che si avventura nel difficile compito dell’insegnamento deve voler fortemente divulgare la propria arte. Troppo spesso troviamo persone che arrivano all’insegnamento per cursus honorum, per carriera, per inerzia. Assicuratevi che chi vi guida abbia la passione di insegnare. Altrimenti è semplicemente una persona che prima si allenava sotto le direttive di un’altra e ora sotto le proprie.
- Avere cultura marziale. Chi insegna dovrebbe sempre prendersi la briga di conoscere molto bene la materia che insegna, avere padronanza della terminologia tecnica e della storia della disciplina in questione. Se dopo il secondo libro che avete comprato capite che il vostro maestro ha una grossolana cultura marziale dubitate di lui.
- Avere cultura fisica e di primo soccorso. Qualunque persona che insegni discipline che necessitano di un certo vigore fisico dovrebbe conoscere un po’ di letteratura scientifica in merito all’allenamento. Test: chiedete al vostro caro insegnante se “esercizi isometrici possono essere utili alla nostra arte marziale”. Se ignora di cosa parliate, potrebbe essere disinformato e pericoloso. Non abbiate paura di chiedere, infine, se il vostro maestro conosce le più elementari norme di primo soccorso o abbia fatto corsi appositi. Se la disciplina che praticate preveda una intensa movimentazione dovrebbe essere, da parte sua, moralmente doveroso.
- Essere un professionista. Devo dire che nella mia esperienza tutte le persone che con le arti marziali ci campano hanno sempre avuto comportamenti più professionali e attenti alle esigenze dell’utente/allievo. Per conferma ho visto dopolavoristi, quelli che con le arti marziali arrotondano, usare i proprio corsi solamente per il proprio allenamento stesso. Un modo come un altro per non pagare un corso di arti marziali e tenersi in forma quale è? Insegnare!!! … Beh se vi accorgete che il vostro insegnante più che divulgare si allena egli stesso è un cattivo segno. Per contro bisogna dire che vivere di arti marziali è quasi impossibile. Pertanto non valutate la condizione in sé del dopolavorista ma lo “spirito” dell’insegnante.
- Personalizzazione. Un buon insegnante deve essere sempre in grado di capire le esigenze del singolo e, nel rispetto del gruppo, personalizzare la lezione e gli approcci persona per persona.
- Proprietà di linguaggio. Per insegnare arti marziali non occorre essere un principe del foro, un abile retore, un suadente oratore o uno speaker radiofonico. Anzi, diffidate di coloro che si impostano come se fossero impalati! Se, però, il vostro sensei/sifu/maestro/eminenza bofonchia come un cinghiale pazzo, è un inguaribile dialettofono o è straniero e non si preoccupa di imparare la vostra lingua beh, forse, ci troviamo di fronte a persone che insegnano per casualità e non per scelta. Saper fare le tecniche per chi insegna è meno importante di saperle spiegare. Lui è lì per voi, lo pagate, se non sa spiegare lui è lì per se stesso.
- Il buzzicone. In romanesco, il ciccione. un insegnante di arti marziali non dovrebbe essere schifosamente fuori forma a meno che non abbia problemi di natura patologica.
- Curriculum chiaro. E’vostro diritto conoscere il curriculum del vostro insegnante. Non diffidate di chi ce l’ha corto ma di chi ha carriere epiche. Sono spesso inventate.
- Rispetto. Un insegnante vi deve sempre rispettare. Se qualcuno è pesante con le mani o con le parole è un povero frustrato da indirizzare ad uno psichiatra e non dovrebbe insegnare. Se il vostro insegnante per dimostrare una tecnica necessita di farvi male, semplicemente non la sa fare bene. Ricordatevi che siete voi che avete scelto lui, voi siete suoi clienti. Lui non ha alcun diritto su di voi. Voi sì, potete sceglierne un altro.
- Aggiornamento. Un insegnante di Karate che non conosca il Kyokushinkai è un boia. Uno di Boxe che non conosca il Jiu Jitsu ha una mentalità chiusa. Non si parla di praticare ma di conoscere. Un bravo insegnante dovrebbe sapere come si evolvono le arti marziali e conoscere quali sono in circolazione e essere informato sui più moderni metodi di allenamento.
- Che sia umano! Quelli che “per molti ma non per tutti” o quelli che “solo io so fare le cose” sono dei pazzi. Scegliete persone umane, come voi.
Queste voci non considerano la carriera sportiva (se la disciplina la prevede) perché come già citato e confermato da un articolo di natura scientifica di altra fonte non è necessaria per essere un bravo insegnante. Per contro chi le spara grosse sulle sue capacità e critica tutti gli altri insegnati dovrebbe quantomeno dimostrarle o averle dimostrate, se non lo ha fatto… E’ un boia!!!