Privare un ragazzino o un giovane della pratica sportiva, ha lo stesso impatto negativo dell’impedirgli lo studio e la possibilità di costruirsi una cultura.
“Mens sana in corpore sana” dicevano duemila anni fa. Ovvero mente, sana in un corpo sano.
Il significato è biunivoco: cervello e corpo, e viceversa.
La pratica sportiva deve essere considerata come necessaria, per il miglioramento e lo sviluppo delle potenzialità di un bene straordinario di cui siamo in possesso: il nostro corpo.
Se, invece, i genitori di oggi, preferiscono abbandonare i propri figli davanti ad un computer o una playstatiom, mangiando ogni genere di schifezza e togliendogli la possibilità di “coltivare” ed esercitare il proprio organismo, allora ci si rassegni ad una gioventù molle, flaccida, senza salute ed obesa.
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