L’ultimo ad accorgersi del proprio declino fisico è sempre l’atleta, o almeno è l’ultimo ad ammetterlo in maniera lucida.
Minotauro, ormai oltre una settimana fa, è stato messo brutalmente ko da Roy Nelson. Già dai primi scambi il Campione brasiliano è parso l’ombra del combattente che fu. Lento, prevedibile, sicuramente non così esplosivo da riuscire a spostare il match al suolo e con il braccio sinistro così basso da sembrare un invito per il colpo migliore di Nelson: l’overhand destro.
Chi ama lo sport ed è legato alla figura di Minotauro, auspica che questi chiuda la sua carriera. Ed è già in grave ritardo su quanto avrebbe dovuto fare almeno 2-3 anni fa.
Minotauro ha battuto Sapp, che ora è un fighter che gira per prendere una borsa, ma che al tempo era un bestione di 155 kg di forza e muscoli, che non vendeva la pelle, se non a caro prezzo. Ha poi incrociato tre volte il miglior Fedor. E già questi match hanno lasciato, inevitabilmente, una traccia nel fisico e nella testa di Minotauro, che, intanto, ha combattuto per più di 10 anni ancora, passando tra ko, finalizzazioni (lui icona del Jiu Jitsu nelle MMA) e fratture.
Il combattimento è denaro, ma non credo che Minotauro meriti la punizione di continuare e non credo che un suo eventuale proissimo combattimento possa essere migliore dell’ultimo sostenuto.
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