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Per ottenere risultati, non sempre è sufficiente il talento.
Il talento va accompagnato alla dedizione, alla volontà, alla determinazione.
Sono, queste tre, le caratteristiche proprie di chi abbia una tempra superiore, tale da permettergli la realizzazione come atleta.
La dedizione batte il talento, come si sente spesso dire. 
Senza allenamento NON esiste vittoria, per quanto si possa essere dotati di straordinari mezzi da madre natura.
Lo ha detto, recentemente, Jacaré, quando ha raccontato come è diventato il campione che è, durante un seminario da Dario Bacci, a Roma.
“Mi allenavo tutto il giorno, non un numero di volte e provavo le mie tecniche migliaia di volte. Dopo due settimane ho cominciato a dormire in palestra e l’ho lasciata da cintura nera. 
Mi allenavo con cinture blu e viola e non ho mai lasciato la mia Accademia per allenarmi con altre cinture nere o con altri campioni”.
Oggi Jacarè è uno dei migliori fighter dell’UFC ed è stato uno dei più forti lottatori di Jiu Jitsu.
Questo per chi non ha capito che, anche allenandosi una volta al giorno, tutti i giorni, si continua ad essere dei buoni amatori, ma pur sempre tali, ed aggiungo, è giusto che sia così.
Almeno per la maggior parte di chi fa sport.
L’èlite appartiene a chi unisce, al dono del talento, testa, volontà e voglia di allenarsi oltre ogni limite e senza risparmio.
Abbiamo esempi in Italia di ragazzi che, grazie a tenacia e perseveranza, sono diventati dei punti di riferimento, ottenendo risultati e diventando dei riferimenti per tutto l’ambiente. E di altri che, al contrario, hanno avuto una breve luce, eppoi si sono spenti.
E non esistono scuse, se pensiamo alla miseria in cui viveva lo stesso Jacarè e quanto poco potesse offrirgli il Jiu Jitsu..
Tutti gli altri devono aspirare a divertirsi, gareggiando, vincendo, perdendo, allenandosi, ma con uno spirito dilettantistico, di amore e passione per lo sport.
Per aspirare al massimo si deve dare il massimo, non un respiro di meno.
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