La prestazione atletica è sempre figlia dell’allenamento, su questo c’è poco da dire, il punto su cui però dobbiamo focalizzarci è proprio il tipo di allenamento di cui si ha REALMENTE BISOGNO. Se bastasse tirare alla morte gli allenamenti e finire stremati ogni volta saremmo tutti campioni non pensate.
Quello che deve passare è che NON bisogna tirare al massimo la singola seduta di allenamento ma tirare al massimo l’intero programma.
Per un atleta di SDC la pianificazione di un allenamento aspecifico (quindi di preparazione con i sovraccarichi) è ancora più delicata in quanto rischia di ridurre i progressi che si dovrebbero compiere sul ring o sulla materassina.
Fare una seduta aspecifica dura significa il giorno dopo ritrovarsi stanchi e privi di energie per affrontare l’allenamento specifico. Per questo motivo la preparazione atletica è un insieme di più MESOCICLI ben distinti e pianificati temporalmente in base all’evento agonistico.
Le sue fasi sono solitamente divisibili in 3 momenti distinti:
• FASE ASPECIFICA
• FASE SEMISPECIFICA
• FASE SPECIFICA
L’adattamento minimo è riscontrabile in ALMENO 10 SETTIMANE. Cosa significa? Che se ho un match tra 4 settimane è inutile che mi metto ad affrontare una fase aspecifica di preparazione.
Ogni FASE parte sempre da dei TEST, senza i quali è praticamente impossibile individuare varie carenza fisiche di un atleta e adottare la strategia migliore per risolverle. Un atleta può essere fortissimo ma perdere subito il fiato, un altro essere molto forte tecnicamente nella fase specifica ma aver deficit di forza importanti ecc. Individuare con precisione il problema è l’unico modo per far REALMENTE migliorare l’atleta.
A questo punto si pianifica la strada per raggiungere gli obiettivi. Attenzione però che il nostro corpo funziona sempre al risparmio (Accommodation Law – Zatsiorsky). La faccio breve, (questo discorso richiederebbe almeno un paio di pagine) il vostro corpo lavora sempre nel modo più economico per lui e crea degli adattamenti sistemici metabolici per riuscire a risparmiare sempre meglio. Se abituo il mio corpo al solito stimolo, esempio faccio sempre 5×5 o 3×10 ecc… la risposta in termini di GUADAGNO DI FORZA sarà sempre minore con il passare del tempo, è il motivo per cui le schede che vi fanno in palestra e che seguite per vari mesi dopo le prime due settimane non funzionano più. L’allenamento è una strategia per INDURRE IL NOSTRO CORPO A TROVARE ADATTAMENTI SEMPRE MAGGIORI, questo si ottiene unicamente andando a variare lo stimolo allenante.
Attenzione però che sempre per la stessa legge se lo stimolo richiesto sarà troppo alto il nostro corpo rifiuterà l’adattamento, se invece fosse troppo basso butteremmo via il tempo.
Pensate all’allenamento come ad un muro da scavalcare. Se il muro è troppo alto da non riuscire a prendere la sommità con le dita anche saltando il muro non sarà superabile. Se invece è troppo basso da non richiedere nemmeno un salto per arrivare alla sommità il nostro sistema regredirà. Se invece l’altezza del muro è si impegnativa, ma rimane sempre la stessa nel tempo lo supereremo sempre facendo meno fatica. Un programma funziona quando quando lo stimolo allenante viene mantenuto non solo alzando il muro in altezza ma aumentando l’inclinazione, cambiando il materiale di cui è costruito, aumentandone lo spessore ecc… Se mi limito ad aumentare solo l’altezza dopo un po’ non ci arriverò più e il muro sarà insuperabile.
Ogni FASE finisce sempre con i TEST che determineranno attraverso dei NUMERI un guadagno reale nelle prestazioni dell’atleta
Chi vince di solito non è l’atleta che si è allenato di più ma l’atleta che si è allenato MEGLIO!
Gli Europei sono vicini, insieme possiamo costruire un bel muro, non esitate a contattarmi