Ho visto, tra i primi, nascere il Jiu Jitsu, in Italia.
Esisteva un solo luogo ove praticarlo, a Milano, e, forse, un altro paio, in tutta Italia.
Due giorni fa, a Milano, hanno lottato 651 atleti. Non esiste una cittadina media che non abbia almeno due accademie.
C’è sempre più gente forte ed il Jiu Jitsu ha ormai coinvolto donne, persone mature e bambini. 
E non credo abbia ancora raggiunto la sua massima espressione, in termini di potenzialità.
Al di fuori di federazioni cristallizzate, che segnano la perdita costante di iscritti, attraverso “guerriglie” fratricide sterili, che danneggiano solo gli atleti e gli sportivi, il Jiu Jitsu mantiene la sua identità, avanzando come una corazzata, in un clima di festa, pubblico e colori, come si può apprezzare in qualsiasi competizione.
Siamo orgogliosi di appartenere a questa grande famiglia, che non ha confini ed in cui è possibile conoscere e condividere il tatami con i più grandi campioni.
La ragazza nella foto è Sara, una ragazza tosta, che non si lamenta mai di nulla e che si è fatta apprezzare per la simpatia e la bravura.
A Milano, alla seconda gara, ha fatto Argento, lottando alla grandissima.
Questo è il Jiu Jitsu!!
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