Riproposto a 3 anni di distanza
Yasuhiro Yamashita è stato un Judoka giapponese, ritenuto il più forte esponente di ogni tempo di questa disciplina. Nato nel 1957, tra l’Aprile 1977 e l’Ottobre 1985 (quando si è ritirato), è rimasto imbattuto, vincendo 203 combattimenti per Ippon. Una serie di infortuni lo costrinse al ritiro a soli 28 anni, dopo aver vinto per la nona volta l’All Japan.
Divenuto celebre per l’Ouchi-Gari, combinato con l’Osoto-Gari e, nella seconda parte della carriera, per l’Uchi-Mata, molto utilizzato contro judoka stranieri.,Yamashita è stato un praticante di NE-WAZA (la lotta al suolo) di livello altissimo.
Nel video si racconta del torneo olimpico di Judo di Los Angeles 1984, l’occasione della vita per il giapponese, che non aveva potuto partecipare a Mosca ’80, per il boicottaggio del Giappone.
In uno degli incontri preliminari Yamashita si lesiona gravemente il muscolo del polpaccio, ma questo non gli impedisce di vincere la semi-finale (dove fu attaccato proprio sulla gamba ferita, rischiando di perdere) e di accedere quindi alla finale, dove troverà l’egiziano Mohammed Rashwan.
Rashwan impostò l’incontro rifiutandosi di attaccare la gamba infortunata di Yamashita (anche il giapponese lo ammise), sebbene qui le versioni siano discordanti. Rashwan, pur perdendo, si guadagnò comunque grande stima e rispetto sia nella comunità internazionale del Judo che in Giappone, come esempio di grande lealtà e sportività.
E’ questa la storia di un grande campione, Yamashita, un talento ed un fuoriclasse di tecnica a cui tutto ciò non sarebbe bastato se non avesse tirato fuori, nel momento di massima necessità, cuore, volontà e spirito di sacrificio.